Buon 2021

Carissimi,

il 2021, iniziato da ormai tre settimane (e del quale rinnovo gli auguri del Comitato e miei) ci vede impegnati su più fronti con oneri e dedizione crescenti su progetti già avviati o “in partenza”. Nel frattempo avanzano richieste di nuove forme di condivisione, di partecipazione a situazioni di difficoltà, di disagio, di povertà che il Covid ha reso visibili e favorito. L’anno trascorso ci ha visto insieme, infermieri e medici, nella condivisione di progetti e di attività che, nel corso dell’anno, sono stati meglio coniugati e hanno contribuito a disegnare l’immagine dell’Associazione.

Abbiamo disegnato e sostenuto la creazione di tre alloggi “ponte” dove ospitare in quarantena le persone senza dimora

Come prima organizzazione di volontariato in Romagna (e non solo), abbiamo affrontato il Covid con un progetto di prevenzione primaria e secondaria rivolto agli ospiti delle strutture di accoglienza. Abbiamo inoltre disegnato e sostenuto (con l’Unità Adulti e Politiche Abitative del Comune di Forlì) la creazione di un alloggio “ponte” (divenuti poi due e tre), dove ospitare in quarantena le persone “senza dimora” con primo tampone molecolare negativo, per poi trasferirle definitivamente nelle accoglienze Caritas e Giovanni XXIII dopo la visita medica e la negatività di un secondo tampone.

Nell’anno trascorso abbiamo assistito ad un incremento del numero delle persone visitate nell’ambulatorio (250 accessi circa, ma siamo in attesa del numero esatto da parte di Caritas).
Lucio Boattini (Direttore Sanitario dell’Associazione) ha portato a conclusione il lungo, non facile percorso di autorizzazione dell’ambulatorio da parte dell’Asl con la conseguente assegnazione del “ricettario rosso” per le prescrizioni e la possibilità di servirsi della farmacia ospedaliera per il reperimento di farmaci.
Allo stesso tempo è stato avviato, sempre per il reperimento di farmaci, un accordo con Forlifarma e con il Banco Farmaceutico (ricordo la data del 26 febbraio, giorno del recupero di farmaci da farmacie e donatori a cui chiedo la partecipazione dei volontari, vi sarà comunicata l’organizzazione).
Pertanto è stato definito il percorso per la prescrizione e il recupero di medicinali; sono stati pure definiti i percorsi di prevenzione primaria e secondaria relativi alla infezione da Covid-19.

I nostri volontari partecipano attivamente alla campagna di vaccinazione anti-Covid della ASL Romagna

L’assessora Rosaria Tassinari (su richiesta/indicazione di Maurizia Squanzi per le strutture di accoglienza dei disabili adulti) e Stefano Boni (direttore del Distretto a cui avevamo già dato nostre disponibilità nella battaglia al Covid) ci hanno arruolati nell’esecuzione dei tamponi antigenici ai famigliari dei disabili che da settembre/ottobre non potevano “abbracciare”. È un aiuto che ci coinvolge tutti, infermieri e medici, con emozioni e soddisfazioni.
Sempre in riferimento al Covid l’Associazione, infermieri e medici, è volontaria per le vaccinazioni e tale appare nel calendario dell’Asl.

È in conclusione l’accordo con il Centro Dentistico Romagnolo e quello con l’Ottica Gallery per i minori di famiglie in difficoltà economica, due degli aspetti di un progetto socio-sanitario articolato che impegna varie professionalità specialistiche e sempre gli infermieri. In questo articolo sono disponibili ulteriori informazioni su questi progetti come del progetto parallelo Welcome.
Ci sarà poi il decollo del progetto “portare vita agli anni degli anziani”, rivolto agli anziani della Casa dei Nonni della parrocchia della Cava, che affronterà le problematiche proprie dell’età e in cui vorrei coinvolgere anche i giovani, per avvicinare le diverse generazioni.

Ho scritto velocemente i nostri impegni, per i quali chiedo la partecipazione di tutti voi. Sono progetti in continua evoluzione per le loro caratteristiche: per questo il confronto, l’apporto di idee e la vostra partecipazione diretta sono essenziali e necessarie. I nostri incontri in web sono quindicinali ma il comitato ed io ci siamo sempre.
Un caro saluto e grazie a tutti noi per quello che riusciamo a “dare” del nostro tempo e di noi, insieme.

Il Presidente, Giorgio Maria Verdecchia