Arrivato l’ecografo per la Rianimazione di Forlì

Il grazie dei medici e degli infermieri del reparto
Il grazie dei medici e degli infermieri del reparto

L’ecografo, acquistato attraverso le donazioni di associazioni e dei cittadini e raccolte da noi di Salute e Solidarietà, è in funzione.
La nostra raccolta fondi prosegue per contribuire all’acquisto di un “sistema interfonico” per le Malattie Infettive dell’Ospedale di Forlì che garantisce una maggior sicurezza e una migliore qualità delle cure.
L’ecografo, frutto della vostra generosità, è arrivato al reparto di rianimazione di Forlì. I medici di Anestesia e Rianimazione di Forlì lo stanno già utilizzando.

La collaborazione e la disponibilità degli operatori dei servizi aziendali, la spedizione in tempi brevi garantita dal fornitore, ci hanno permesso di raggiungere questo risultato, ottenuto ad una velocità impensabile in tempi normali.
I medici del reparto di Rianimazione hanno già concluso la formazione sul campo e il dispositivo portatile è già diventato uno strumento fondamentale per la diagnosi in emergenza.

Lo staff di Anestesia e Rianimazione riceve l'ecografo
Lo staff di Anestesia e Rianimazione riceve l'ecografo portatile

“Negli ultimi anni l’utilizzo dell’ecografia in campo medico si è diffuso molto – spiega il dr. Maitan, direttore della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Forlì – e questo è avvenuto in molte discipline mediche, compresa la nostra. Nel nostro settore lo utilizziamo non solo per la diagnosi ma anche perché ci guida quando dobbiamo fare procedure complesse. Ci permette in pratica di ridurre il rischio di errore e quindi di complicanze quando affrontiamo la gestione di casi gravi e complessi”.

“Anche nei pazienti affetti da Covid-19 – aggiunge il dr. Landi, medico della rianimazione di Forlì e anche nostro associato – l’ecografia è risultata essere uno strumento prezioso di aiuto alla diagnosi e di guida alla terapia. Tenete conto che questi malati hanno spesso delle caratteristiche particolari anche dal punto di vista ecografico, che purtroppo riguardano in molte occasioni i polmoni e il cuore. L’ecografo che ci avete donato possiede caratteristiche di alta definizione ed è nello stesso tempo estremamente pratico e maneggevole. Inoltre è facilmente trasportabile e si connette a smartphone, tablet e computer, permettendo quindi anche di condividere le immagini con i colleghi e prendere le migliori decisioni per il paziente.”

Anche nei pazienti affetti da Covid-19 l’ecografia è risultata essere uno strumento prezioso di aiuto alla diagnosi e di guida alla terapia

Francesco Landi
Medico di Anestesia e Rianimazione
Ospedale di Forlì

“Al di là dell’utilizzo in emergenza-urgenza, come il Covid-19 può purtroppo richiedere – prosegue il dr. Maitan – l’ecografo che ci avete donato costituisce anche uno strumento fondamentale che avremo a disposizione anche in futuro, e che continueremo ad utilizzare non solo in Rianimazione o in Emergenza (elicottero, ambulanze, auto medicali), ma anche quando ci sarà bisogno della presenza del rianimatore, appunto, nei vari reparti ospedalieri”.
“Permettetemi infine – conclude Maitan – di dire un grandissimo grazie a tutti i cittadini e le associazioni che hanno voluto contribuire. Grazie anche a voi di Salute e Solidarietà, per avere promosso la campagna che ci ha permesso di avere a disposizione questa tecnologia e per il lavoro che continuate a fare sul territorio: curare tutti coloro che non hanno l’assistenza sanitaria e che, se non avessero alternative, arriverebbero probabilmente nel nostro Pronto Soccorso”.

Diamo una Spinta
I ragazzi del progetto "Diamo una spinta" con lo staff di Rianimazione

Un ringraziamento a cui noi di Salute e Solidarietà ci associamo e che rivolgiamo a tutti: ai singoli cittadini e alle associazioni, come i Lions, che hanno voluto dare il loro contributo o che ci hanno aiutato in modi diversi e originali. Ci piace ricordare fra questi alcuni ragazzi di Forlì, Leonardo Petrini, Cristal Gangarossa e Lucia Fusillo, con la passione per la fotografia e fondatori del progetto “Diamo una spinta”, con il quale hanno voluto aiutarci in questa raccolta fondi, regalando le loro fotografie in segno di ringraziamento.

La nostra campagna di raccolta fondi comunque prosegue: a breve un nuovo articolo sulla nostra partecipazione assieme al Rotary Club dell’Area Romagna Centro.